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giovedì 29 settembre 2016

Una lettura lunga un week-end : La storia d'amore più bella del mondo

Per la brevissima vacanza che mi sono concessa in agosto
ho scelto una lettura altrettanto breve e non impegnativa.

La storia d'amore più bella del mondo
Massimo Incerpi
Newton Compton Editori



A dire il vero la Newton Compton Editori ha contribuito nella scelta del mio compagno di viaggio. Alcuni giorni prima della partenza mi ha infatti inviato una copia del romanzo che per tutta l'estate è stato fotografato e condiviso sui social.
Al riparo dalla calura di un agosto rovente, lungo la passeggiata che da San Rocco di Camogli porta a Punta Chiappa, con vista sul Mar Ligure, che in questo tratto assume un colore cristallino per via della vegetazione incontaminata che lo delimita, ho iniziato a leggere la storia di Azzurra e Omar.

Azzurra è una studentessa universitaria di diciannove anni; ragazza modello, vive da sempre a Lucca con la madre. La sua storia con Tommy è finita durante quello che avrebbe dovuto essere un romantico viaggio a Parigi, ma che si è trasformato in un incubo dopo che il fidanzato le ha confessato di averla tradita e di essere ancora attratto da un'altra ragazza.
Guardando la tv l'attenzione di Azzurra viene catturata dal protagonista dello spot pubblicitario del programma "La storia d'amore più bella del mondo". L'affascinante Omar è alla ricerca di ragazze che vogliano provare a conquistarlo sotto l'occhio vigile delle telecamere. Azzurra non esita a candidarsi, disobbedendo per la prima volta alla madre che, non condividendone la scelta, tenta in ogni modo di ostacolarla.
Prima della registrazione della puntata la tensione è altissima. Dieci ragazze sono pronte a tutto pur di farsi notare dal bel venticinquenne milanese, amante dello sport. Solo tre di loro saranno scelte da Omar per trascorrere una giornata con lui nel corso della quale avranno modo, rispondendo alle sue domande incalzanti, di raccontarsi. In seguito solo due potranno vivere qualche giorno su un'isola misteriosa in compagnia del ragazzo.
La presentazione di Azzurra non colpisce Omar che sembra preferire di gran lunga le altre ragazze, in particolar modo Clarissa. Per Azzurra l'esperienza televisiva sembra essere già conclusa, ma inaspettatamente il ragazzo chiede agli autori del programma di fare uno strappo al regolamento per avere la possibilità di trascorrere del tempo anche con lei. Quando le tensioni tra i due sembrano allentarsi, Tommy irrompe nuovamente nella vita di Azzurra con un sms che riesce a riaprire le ferite del passato.


Fin dalle primissime righe mi è sembrato di essere tornata agli ultimi anni di scuola superiore, quando rientrata a casa pranzavo guardando "Uomini e Donne", il format televisivo di successo di Maria de Filippi che faceva incontrare uno o una "tronista", così veniva definito il corteggiato, con ragazze o ragazzi pronti a tutto per conquistarli (o per avere un momento di gloria). Non perdevo nemmeno una puntata in quanto il giorno successivo, con le compagne di classe, non si sarebbe parlato d'altro. Fortunatamente con l'inizio del lavoro e dell'università il tempo per i programmi di così basso livello culturale, e per la tv in generale, è venuto meno.
Leggere il libro mi ha fatto ricordare con un sorriso quella fase adolescenziale fatta di spensieratezza, anche se la coscienza degli attuali (quasi) trent'anni mi porterebbe più a rabbrividire ripensando a tutto il tempo sprecato.
Per la storia narrata e per la scrittura semplice, trovo che La storia d'amore più bella del mondo sia un romanzo adatto ad un pubblico più giovane o comunque amante di questo genere di programmi televisivi o a chi ha bisogno di una lettura leggera. Esuberante e scontrosa, la figura di Omar si contrappone a quella di Azzurra, ingenua, insicura e indecisa, sorprende con improvvise prese di posizione, ma nessuno dei due è riuscito ad appassionarmi. L'autore prova ad inserire dei colpi di scena per tenere alta l'attenzione e la curiosità di chi sta leggendo, ma sono evidentemente forzati. La mancanza di un finale fa presupporre che ci sarà un seguito.



Questo libro partecipa alla Reading Challenge 2016 del blog Emotionally

sabato 10 settembre 2016

Io prima di te aveva veramente bisogno di un seguito? Io dopo di te

Dopo aver inondato di lacrime le pagine di Io prima di te, non potevo resistere alla curiosità di sapere come fosse cambiata la vita di Louisa dopo la scelta di Will.

Io dopo di te
Jojo Moyes
Mondadori

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E' passato circa un anno e mezzo dalla morte di Will e Lou non ha certo inseguito il futuro ricco di ambizioni che il ragazzo aveva prospettato per lei. Dopo una breve parentesi parigina è tornata in Inghilterra. Lavora in un discutibile bar in un aeroporto di Londra, costretta ad indossare una ridicola divisa con parrucca e ad assecondare le ire del suo datore di lavoro. Si è trasferita in un anonimo appartamento di Londra, senza aver fatto nulla per renderlo il più simile possibile ad una casa. Will è sempre nei suoi pensieri e il dolore per la sua morte sembra non placarsi. L'unica novità positiva sembra la riappacificazione con la sua famiglia.
Una sera, di ritorno da una giornata lavorativa più pesante del solito, Lou decide di salire sulla terrazza situata sopra il suo appartamento, dalla quale la notte può ammirare le luci della città e sentirne i rumori che giungono quasi ovattati. La terrazza è diventata il suo rifugio, ma alcune volte si spinge oltre, fino a salire sul parapetto e a raggiungere, un passo dopo l'altro, la parte opposta dell'edificio. Quella sera mentre compie questo rituale pericoloso, urlando al mondo la sua rabbia per la sofferenza che ancora prova per la morte di Will, perde l'equilibrio e precipita nel vuoto distratta dalle parole che le ha rivolto una persona. Tempo dopo la la stessa persona si presenta a casa sua raccontandole una storia che rimetterà in discussione ancora una volta le sue certezze. Louisa crederà o meno a questa persona? Riuscirà a mettere da parte il dolore e a guardare avanti?

Scrivere il seguito di un romanzo come Io prima di te e che lasciasse un segno quanto il primo era una sfida difficile. Jojo Moyes non si è fatta intimorire e l'ha raccolta, forse spinta dallo straordinario successo mondiale della precedente pubblicazione o forse per esaudire le innumerevoli richieste ricevute in questi anni dai lettori.
Il risultato a mio parere è ben lontano da Io prima di te. Resta indiscussa la straordinaria scrittura dell'autrice, capace di descrivere con precisione eventi ed emozioni.
Non dimentica di raccontare come sono cambiate le vite di ciascuno dei personaggi che abbiamo incontrato nel primo romanzo, le storie sembrano però incrociarsi tra loro in modo forzato. Inevitabilmente il sentimento dominante della storia è la tristezza. La spensieratezza e complicità di Will e Lou, che ci hanno fatto adorare la coppia durante il matrimonio della ex fidanzata del ragazzo, sembrano un lontanissimo ricordo.
Ho letto il primo romanzo in pochissimo tempo, mentre per questo i tempi si sono allungati, non riuscivo a farmi coinvolgere pienamente, ripensavo in continuazione alle emozioni provate nel precedente.
Forse un romanzo intenso come Io prima di te non aveva bisogno di un seguito.



Questo libro partecipa alla Reading Challenge 2016 del blog Emotionally

mercoledì 13 luglio 2016

Una decisione da prendere: La tristezza ha il sonno leggero

Erri Gargiulo ha due padri, una madre e mezzo e svariati fratelli.
La famiglia allargata con i suoi problemi e aspetti positivi è il tema de

La tristezza ha il sonno leggero
Lorenzo Marone
Longanesi&C.

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All'età di quarant'anni Erri viene lasciato dalla moglie Matilde, che da tempo lo tradisce con un collega di lavoro, e si ritrova a fare un bilancio della sua vita anche grazie all'aiuto di un terapista. Il quadro che ne emerge è quello di una persona fragile, che non è mai stata capace di prendere delle decisioni in autonomia, ma che ha sempre lasciato che fossero gli altri a scegliere per lui: sono stati i genitori al momento della separazione a decidere con chi dovesse andare a vivere; la madre e il nuovo compagno a scegliere per lui la facoltà universitaria; Mario, il compagno della madre, a trovargli un lavoro; ma anche la ragazza con cui usciva a decidere di relegarlo al ruolo di amante.
Erri si rende conto che non è mai riuscito ad esprimere le proprie emozioni, e questo trattenerle gli provoca bruciori di stomaco che lo costringono a ricorrere ai farmaci per placarlo.
Non ha mai avuto un dialogo con il padre, in parte perché spesso assente, in parte per colpa del carattere forte ed autoritario della madre Renata.
Elegge quindi Mario a figura maschile di riferimento

"A quindici anni non si è poi tanto grandi, anzi, a quindici anni si ha solo bisogno di un esempio da seguire. E io l'esempio lo avevo davanti a me ogni giorno; era quell'uomo panciuto e con la barba bianca che aveva solo un piccolo, enorme difetto non era mio padre."

"Ci sono uomini giusti a questo mondo. La più grande fortuna nella vita è ritrovarsene uno come padre."

Dopo la separazione i genitori incontrano nuovi compagni con i quali costruiscono due nuove famiglie delle quali Erri non si sentirà però mai pienamente parte. La stessa situazione la vive Arianna, figlia di Mario, forse è per questo che Erri stringe con lei un legame molto particolare. Mentre i fratelli crescono, si affermano nel lavoro, si sposano e hanno figli la sua vita sembra scorrere senza eventi rilevanti: un lavoro che non è quello che ha desiderato, una famiglia che non cresce perché, nonostante numerosi tentativi e gli aiuti dei medici, un figlio non arriva.

"Le vite degli altri sfilano via veloci, la mia invece è ancorata da tempo immemore. Chissà perché, alcune esistenze sembrano pedine del Monopoli che corrono fino al Via, altre avanzano a tentoni, cercando invano di scansare la casella imprevisti."

Consapevole dei limiti che hanno caratterizzato la sua giovinezza, Erri è pronto ad affrontarli con coraggio per riscattarsi

"A ben vedere, già allora avevo capito che ci si può sempre rialzare da una caduta finché c'è ancora un sogno di scorta da rincorrere."

Lascia la casa della madre dove era tornato a vivere in seguito alla separazione, cerca di costruire un nuovo rapporto con il padre e intraprende un nuovo impiego che, anche se non è proprio quello dei suoi sogni, occupava pur sempre il secondo posto nella lista di lavori che avrebbe voluto fare in seguito all'abbandono degli studi universitari.
Sarà Matilde a metterlo di fronte alla prova più grossa, chiedendogli di prendere una decisione che potrebbe cambiargli l'esistenza.


Lorenzo Marone è stato per me una straordinaria scoperta, mi è piaciuto il suo modo di scrivere e il fatto di non lasciare niente al caso, come la dettagliata spiegazione che fornisce per lo strano nome del protagonista. Numerosi sono i personaggi che fanno la loro comparsa nella trama mantenendola scorrevole nonostante le storie che si intrecciano tra loro. Con le vicende dei Gargiulo e dei Carrara l'autore ci presenta uno spaccato delle famiglie attuali, fatte di due mamme e due papà e svariati fratelli così diversi tra loro. Un romanzo pieno di frasi da trascrivere in modo da poterle rileggere e fare proprie quando non abbiamo il coraggio di prendere una decisione e procrastiniamo.

"Il fatto è che tutto ciò che non fai quando è il momento di farlo, te lo porti dietro come una zavorra per il resto dei tuoi giorni."

"Chissà perché nella vita, più si va avanti, più si tende ad eliminare qualcosa: prima i baci, poi le carezze, gli abbracci e, infine, le parole. Invece, bisognerebbe aggiungere. Sempre."



Questo libro partecipa alla Reading Challenge 2016 del blog Emotionally

domenica 26 giugno 2016

Letture leggere: Amiche, segreti e bollicine

Dopo un romanzo impegnativo e in un periodo pesante sotto più punti di vista,
ho scelto una lettura leggera

Amiche, segreti e bollicine
Alexandra Brown
Newton Compton Editori

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Un romanzo rosa, di quelli che piacciono a noi donne, fatto di confidenze tra migliori amiche, shopping e problemi di cuore.

Georgie è una ragazza che ha conosciuto troppo presto la sofferenza, l'interruzione dei rapporti con il padre dopo aver scoperto amare verità sul suo conto e la perdita dell'amata madre per malattia. Lavora come commessa, distinguendosi per le sue abilità di venditrice, nel reparto borse di un grande magazzino nella cittadina balneare di Mulberry-On-Sea. Oltre ad avere una grande passione per le borse, Georgie adora i grandi magazzini Carrington's perché le permettono di rievocare con nostalgia i pomeriggi di shopping trascorsi qui in compagnia della madre. Passa le pause di lavoro sempre nel caffè che la migliore amica Sam ha aperto all'interno dello stesso negozio, tra confidenze e golosissimi cupcake, in particolare dei suoi preferiti, i red velvet.
Anche Carrington's è inevitabilmente interessato dalla crisi e la direzione per scongiurare la chiusura si affida a Maxime, affascinante quanto spietata donna, che rende impossibile la vita dei dipendenti mettendoli in competizione tra loro. La povera Georgie è presa di mira dalla donna che fa di tutto per metterla in difficoltà, scavando anche nella sua vita privata, venendo così a conoscenza degli ingenti debiti che ha contratto e scoprendo quello che in passato ha fatto il padre.
Georgie non può permettersi di perdere questo lavoro. L'avvicinarsi della ricorrenza di San Valentino fa sperare in un incremento delle vendite, ma allo stesso tempo affligge la ragazza che non avendo un fidanzato passerà un'altra festa da sola e senza un regalo. Quando sembra ormai essersi rassegnata al suo destino riceve un paio di inviti ad uscire da James, il suo responsabile, e successivamente dall'ultimo arrivato, il bellissimo Tom. L'interesse dei due uomini nei confronti di Georgie sarà sincero? Riuscirà, con le spiccate doti lavorative che l'hanno sempre contraddistinta, a conquistare la fiducia di Maxime?

Il romanzo è narrato in prima persona dalla protagonista.
Alexandra Brown è decisa a far apparire Georgie un vero e proprio Calimero dei giorni nostri, alla quale capita una sventura dopo l'altra.
Cercando una storia leggera ho iniziato il romanzo senza grandi aspettative, ho però trovato troppi luoghi comuni; avrei preferito una trama più originale, invece ho rivissuto scene tratte da libri come il Diavolo veste Prada e I love shopping.
Il "continua" dell'ultima pagina mi ha spinta a cercare informazioni su internet ed ho scoperto che questo è il primo di una serie di romanzi pubblicati dall'autrice, in totale quattro ma solo tre arrivati sul mercato italiano, ambientati nei grandi magazzini Carrington's.


Questo libro partecipa alla Reading Challenge 2016 del blog Emotionally

domenica 19 giugno 2016

La vita di un padre dopo la morte del figlio: Enon dopo l'estate

Quasi tutti gli uomini della mia famiglia lasciano vedove le moglie e orfani i figli. Io sono l'eccezione. La mia unica figlia, Kate, è stata investita e uccisa da un'auto mentre tornava a casa in bici dalla spiaggia, un pomeriggio di settembre di un anno fa. Aveva tredici anni. Mia moglie Susan e io ci siamo separati subito dopo.

Queste drammatiche righe sono l'inizio di

Enon. Dopo l'estate
Paul Harding
Neri Pozza

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Al termine dell'estate la cittadina di Enon, vicino a Boston, non sarà più la stessa.
Kate non la attraverserà più in bicicletta fino a raggiungere il lago
in compagnia della sua migliore amica. Gli uccelli dell'oasi non si poseranno più sulle sue piccole mani per beccare il mangime. Non correrà più tra le strade del suo paese con il padre che tenta invano di stare al suo passo.

In un torrido primo settembre dell'estate che precede l'inizio della scuola superiore, la vita di Kate, nel pieno della sua giovinezza, è improvvisamente spezzata da un'automobile che la travolge mentre a bordo della sua bicicletta sta tornando a casa dopo aver trascorso il pomeriggio in spiaggia con un'amica. Incapaci di affrontare insieme la morte della loro unica figlia, Susan e Charlie si separano poco dopo. Il romanzo è la narrazione in prima persona della vita di Charlie. Un racconto non lineare che parla della sua infanzia, della nascita della sua famiglia, della tragica sopravvivenza in seguito alla morte della figlia e della rinascita. Un miscuglio di emozioni si intrecciano tra le pagine, ricordi felici e spensierati stridono con la disperazione e la drammaticità della narrazione dell'anno successivo alla perdita di Kate. Solo dopo la celebrazione dei funerali Charlie inizia realmente a percepire quanto è accaduto. In un impeto di nervosismo sferra un pugno ad una parete di casa rompendosi la mano, riesce ad alleviare il male per qualche ora grazie agli antidolorifici dei quali abuserà non solo per attenuare il dolore fisico. La moglie accoglie l'invito dei genitori di raggiungerli per qualche giorno, ma la breve "vacanza" si tradurrà in un trasferimento definitivo.
Incapace di badare a se stesso e alla casa Charlie sopravvive tra l'incoscienza provocata dai farmaci e pochi momenti di lucidità in cui vaga nella cittadina, rievocando i ricordi della sua esistenza o intrufolandosi nelle case dei suoi vicini alla disperata ricerca di medicinali. Irrompendo nella casa di Mrs Hale trova l'anziana signora che lo affronta con coraggio e lo rimprovera per l'egoistica vita che sta conducendo, senza alcun rispetto per sé, i suoi compaesani, ma soprattutto per la figlia biasimandolo per non"essere grato per la fortuna di aver avuto una creatura così adorabile". Questo incontro gli darà la scossa necessaria per impedire di toccare definitivamente il fondo.

E' difficile trovare le parole per descrivere un romanzo forte quanto l'argomento trattato, la difficoltà di trovare un senso per continuare a vivere dopo la morte di un figlio, un'esperienza devastante quella del dover convivere con una ferita che non si chiude e un dolore che non si placa. Ogni persona elabora il lutto a proprio modo, un'esperienza troppo personale per poterla giudicare, soprattutto se non si è genitori, puoi solo lasciarti trascinare dalle emozioni che attraversano le pagine del libro. E Paul Harding trasmette bene lo stato confusionario alternato a momenti di lucidità di Charlie. Avrei però preferito che si soffermasse di più su certi aspetti come l'evoluzione del rapporto tra Charlie e la moglie e che si dilungasse meno su altri, come la sua infanzia.

Questo libro partecipa alla Reading Challenge 2016 del blog Emotionally

domenica 24 aprile 2016

Un romanzo che racchiude un segreto nascosto per decenni: Neve a primavera

Un evento atmosferico insolito che si ripete a distanza di 77 anni, un articolo di giornale che riporta alla memoria tragici avvenimenti di quel periodo

Neve a primavera
Sarah Jio
Nord

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Il 2 maggio 2010 Claire Aldridge si sveglia nella sua casa di Seattle, si affaccia alla finestra e viene sorpresa dalla vista della città interamente imbiancata. E' una giornalista, la migliore dell'Herald, ma nell'ultimo anno ha perso la sua verve a causa di un evento personale che non è riuscita a lasciarsi alle spalle e che sta influenzando negativamente la sua vita privata e professionale. Il caporedattore la chiama all'alba per chiederle di realizzare un articolo sulla straordinaria nevicata che si è abbattuta sulla città come in quel lontano 2 maggio 1933. Claire si mette al lavoro, ma la data della consegna si avvicina e lei non riesce a trovare qualcosa di interessante da inserire nel suo articolo sul Blackberry Winter, espressione utilizzata dai meteorologi per definire una straordinaria ondata di freddo fuori stagione. La scossa avviene quando il caporedattore le toglie il pezzo per affidarle rubriche di basso rilievo, Claire decide di continuare comunque ad indagare su di un articolo pubblicato dai quotidiani concorrenti, ma non da quello in cui lei lavora, che parla di un bambino di soli 3 anni scomparso nella notte della bufera di neve di molti anni prima. La ricerca, accompagnata dal suo infallibile intuito, la portano ad incontrare persone anziane che l'aiutano a ricostruire la terribile storia di Vera, madre di Daniel, costretta a lasciare il figlioletto a casa da solo la notte per andare a fare le pulizie in un lussuoso hotel della città per garantirgli un pezzo di pane. Rincasando al termine di uno di quei lunghissimi turni notturni, sotto un'insolita nevicata primaverile, non trova però il bambino ad aspettarla. Inizia un'estenuante ricerca. La disperazione la costringe a cedere ai ricatti di persone subdole, la polizia archivia frettolosamente il caso come scomparsa volontaria, come se un bambino di 3 anni possa allontanarsi da solo da casa facendo perdere le proprie tracce.
Il racconto ci porta ancor più lontano nel tempo, a quattro anni prima, quando con un'amica, Vera si imbuca ad una festa nell'hotel in cui anni dopo troverà lavoro come donna delle pulizie. Subito Charles la nota, nasce un corteggiamento a cui lei cede solo dopo molte titubanze, non riesce infatti a credere che un uomo della sua classe possa essere realmente innamorato di una ragazza povera come lei. La famiglia del ragazzo non è però caratterizzata dalla sua stessa generosità e ricchezza d'animo. Durante le presentazioni ufficiali Vera capisce che non sarà mai accolta benevolmente in quel mondo, decide quindi di sparire per sempre dalla vita di Charles, senza rivelargli che porta in grembo il suo bambino.
Le vite di Claire e Vera si alternano nel romanzo, raccontate in prima persona dalle protagoniste; oltre alla sofferenza che hanno provato per la perdita del figlio sembrano non avere altro in comune. La caparbietà della giornalista porterà alla luce un segreto che una famiglia è riuscita a proteggere per decenni.
Nonostante il continuo passaggio da un'epoca all'altra, l'autrice riesce a rendere la lettura scorrevole, arricchisce il romanzo di sentimenti importanti e sa emozionare, coinvolge il lettore tenendo alta la suspense nella prima parte, ma presto è facile intuire quale è il segreto che è stato nascosto per così tanti anni.


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domenica 10 aprile 2016

Vita o morte? Coraggio o egoismo? Io prima di te

Le vite di due persone che si incontrano
sono inevitabilmente destinate a cambiare, influenzate una dall'altra

Io prima di te
Jojo Moyes
Mondadori

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Louisa Clark, ragazza ventiseienne, si accontenta del lavoro di cameriera nel bar di una piccola località turistica nell'Hertfordshire che attrae turisti, soprattutto nella bella stagione, per via della presenza di un castello. La sua routine quotidiana si interrompe bruscamente quando il proprietario del bar le comunica, da un giorno all'altro, la chiusura del locale. Vissuta da sempre all'ombra della sorella minore, considerata dai genitori migliore, Louisa non ha interessi non sa quindi a quale altro lavoro ambire e non può nemmeno permettersi di riprendere gli studi gravando sulla già pesante situazione economica famigliare. L'agenzia di collocamento prova inviano a proporle vari lavori,  fino a quando la famiglia e lo storico fidanzato, Patrick, la costringono ad accettare l'ultima offerta.

Will Traynor ha trentacinque anni, da tempo ha lasciato l'anonimo paesino dello Hertofordshire per rincorrere una brillante carriera a Londra, ha una bellissima fidanzata e una vita fatta di successi, ricchezza, grandi viaggi ed avventure. Tutto questo si interrompe all'inizio di una giornata all'apparenza identica alle altre, quando un terribile incidente lo costringerà a vivere per sempre su di una sedia a rotelle e a dipendere da altri.

Le vite così opposte dei due ragazzi si incontreranno.
Louisa riuscirà a riportare il sole e la voglia di vivere nella vita di Patrick?
E Patrick saprà spronare Louisa a superare i suoi limiti e ad allargare i suoi orizzonti?


In genere evito di leggere "i libri del momento", quelli che fanno molto parlare di loro, ma di fronte a questo romanzo non ho saputo resistere e il mio sesto senso mi ha dato ragione.
Una sera, incuriosita, ho iniziato a leggere le prime pagine e mi sono trovata a richiuderle in prossimità della centesima solo per via della tarda ora. Come non mi succedeva da molti libri, ricordo che il giorno successivo non vedevo l'ora di rincasare per poter riprendere la lettura. La smania di conoscere sempre più Will e Louisa, la trama avvincente e l'adorabile modo di scrivere dell'autrice mi impedivano di staccarmi dalle pagine.
Da tempo avevo spostato Io prima di Te dal comodino alla scrivania per poterlo recensire, ma quando un libro mi emoziona come questo trovo difficile trasmettere a parole le sensazioni provate.
Per questo vi invito a leggerlo, se ancora non lo avete fatto, e di tenere vicino a voi un'adeguata scorta di fazzoletti: è in assoluto il libro più commovente che abbia mai letto. Un romanzo dai temi forti: la malattia, la nascita di un amore, i limiti e le conseguenze della libertà decisionale.

Il prossimo 23 giugno uscirà in Italia il film, ma non so ancora se lo vedrò, mentre aspetto il 3 maggio per poter scoprire se il seguito del romanzo, Io dopo di te, sarà all'altezza del primo.




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sabato 26 marzo 2016

Amicizia e passione, fedeltà e adulterio: Le regole dell'impegno

Continuare ad essere fedeli anche quando l'amore
e la passione vengono meno o cedere all'adulterio?

Le regole dell'impegno
Anita Brookner
Neri Pozza

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L'amore non è l'unico sentimento di questo romanzo ambientato a Londra negli anni Settanta, quando le donne hanno iniziato a rivendicare la propria libertà e il proprio ruolo nella società. Si parla anche di amicizia tra due donne dallo stesso nome, per questo una si fa chiamare Betsy mentre l'altra mantiene l'originale Elizabeth. Un'amicizia nata tra i banchi di scuola, tra due persone diverse, che si perdono di vista quando Betsy si trasferisce a Parigi, dove sopravvive grazie all'eredità lasciatale dalla zia con la quale aveva vissuto dopo la morte dei genitori. Le due amiche si rincontrano anni dopo, al matrimonio di Elizabeth con Digby, un uomo più grande di lei, attraente, solido e che fa di tutto per compiacerla, ma del quale non sarà mai veramente innamorata. I ventisette anni che li dividono danno ad Elizabeth quella sensazione di protezione che non ha più ricevuto dal padre dal momento in cui è cresciuta e i suoi genitori hanno smesso di fingere di andare d'accordo per non ferirla.
Durante il loro incontro Elizabeth resta colpita dalla giovinezza e dall'entusiasmo che trasmette la vecchia amica e ritiene che il merito sia certamente da attribuire all'uomo che le sta accanto, ben diverso da quello che ha appena sposato lei. Il rapporto di amicizia inizia ad essere incrinato da sentimenti di invidia.
La vita coniugale prosegue monotona e in maniera del tutto naturale la donna scivola presto tra le braccia di un altro uomo, che in lei cerca solo piacere, e con il quale vive una passione che è sempre mancata nel rapporto con il marito, dal quale comunque torna sempre a fine giornata.
Il definitivo ritorno a Londra di Betsy porta sentimenti contrastanti tra le due; l'inconsapevole passione per il medesimo uomo le allontana, ma sarà lo stesso uomo e un grave problema per una delle due a riavvicinarle.

Perché lei era, mi resi conto, l'unica e la sola, l'amica che ti segue per tutta la vita, e a cui si è legati per il semplice fatto di vivere.

Un romanzo scritto in prima persona, la voce narrante è quella di Elizabeth, che racconta la storia della sua vita in modo freddo e distaccato, senza mai far trasparire i sentimenti provati. Straordinaria la capacità della Brookner di trasmettere la solitudine della protagonista, che lascia nel lettore una sensazione di angoscia.
La scrittura è scorrevole, dai termini ricercati, raramente ricorre al discorso diretto. L'autrice si dilunga su alcuni episodi, per liquidare in poche righe altri che invece potrebbero dare una svolta al romanzo che nel complesso appare piatto e a tratti noioso.



Questo libro partecipa alla Reading Challenge 2016 del blog Emotionally

domenica 13 marzo 2016

Nel mese che celebra le donne un libro dedicato ad una loro passione: Atlante degli abiti smessi

Aprite il vostro armadio e preparatevi a catalogare uno ad uno i vostri vestiti
mentre scorrete le pagine di

Atlante degli abiti smessi
Elvira Seminara
Einaudi

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Stendere un elenco di categorie e far rientrare in ognuna di esse i propri abiti, lasciati nell'armadio della casa di Firenze, è il singolare modo di Eleonora di cercare di riavvicinarsi alla figlia Corinne.
Il rapporto tra le due si è rotto in seguito alla morte dell'uomo delle loro vite, rispettivamente ex marito e padre.
Attraverso una scrittura confusionaria, fatta di argomenti lasciati in sospeso per passare subito ad altri, e passaggi poco chiari alla stessa autrice, tanto che spesso sente la necessità di ribadire il concetto per renderlo comprensibile, emerge chiaramente lo stato d'animo della donna.
Una donna che ha lasciato Firenze per Parigi, che soffre la mancanza della figlia che evita ogni suo tentativo di approccio.
Una scrittura in prima persona per cercare di dare la sua versione dei fatti,
per descrivere la sua nuova quotidianità,
con gli abiti e le loro caratteristiche usati come metafora di vita

Ce ne sono moltissimi, di squarci che cerchiamo ossessivamente di riempire. E che non vediamo, o fingiamo di non notare, per non doverli colmare.
...E il rancore è un taglio, una crepa, dove finisci intrappolata.

o come spunto per rievocare momenti passati

Ricordi veloci di quando sali i pensieri a due a due, per arrivare prima al ricordo originario.
Quello più bello da conservare.

o ancora, come modo per dare consigli alla figlia.

Perché ad essere appesi alle grucce, riposti ordinatamente nei cassetti, non sono solo brandelli di stoffa. Sono pezzi di vita, di ricordi, di occasioni perdute e di avventure future.

Per me che ritengo fondamentale indossare sempre vestiti ed accessori adatti all'occasione, l'idea dell'autrice è apparsa subito molto originale. Usando il libro come spunto, mi sono divertita a rivedere il mio armadio e a ripercorrere attraverso il suo contenuto spezzoni della mia vita (l'abito della laurea, quello indossato al primo colloquio o ad una cerimonia, quello comprato per risollevare una giornata no, quello mai indossato, i jeans tanto amati alle superiori, i vestiti della taglia sbagliata, quello comprato perché nel camerino del negozio sembrava perfetto per me, ma riprovato a casa mi faceva sembrare un sacco di patate, quello che mi ha vista tanto felice, per non parlare degli innumerevoli capi dimenticati). La scrittura confusionaria non mi ha permesso però di apprezzare pienamente il romanzo, mi sentirei quindi di consigliarne una lettura a piccole dosi.

Sono sicura che al termine del libro sarete riuscite ad inserire in ognuna delle categorie individuate dalla Seminara i vostri capi e a rievocare i ricordi ad essi legati.



Questo libro partecipa alla Reading Challenge 2016 del blog Emotionally

domenica 21 febbraio 2016

A due mesi dalla sua fine leggo ancora libri che parlano di Natale: Un Sogno tra i fiocchi di neve

In questo inverno insolitamente mite
ho cercato i suoi caratteri salienti in un libro
e ho scelto, per questa domenica pomeriggio, la compagnia di

Un sogno tra i fiocchi di neve
Corina Bomann
Giunti

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Anche in questo romanzo protagonista della stagione più fredda dell'anno è il Natale, ma non tutti amano questo periodo fatto, almeno all'apparenza, di amore e sorrisi. Anna, giovane studentessa tedesca, non lo sopporta fin da piccola ed ogni anno, alla comparsa delle prime luminarie, programma la sua fuga verso mete esotiche. Quest'anno l'arrivo della lettera dell'amato fratellino Jonathan,che la invita a passare a casa con lui, le festività la trova però impreparata. Combattuta tra l'organizzare una vacanza last minute e l'accettare la richiesta del fratello, opta per la seconda spinta esclusivamente dall'amore incondizionato che prova per lui, non certo dalla voglia di passare diversi giorni sotto lo stesso tetto con la madre e soprattutto con il padrino che non ha mai sopportato.
Allo scambio di saluti con l'anziana signora Hallmann, alla quale teneva compagnia un paio di giorni la settimana, la aspetta un regalo prezioso, il grande libro di favole che ogni volta ammirava nella libreria della donna. Dopo essere passata a trovare anche la migliore amica Paula, si avvia con il vecchio trolley alla stazione, dove prenderà il treno per Berlino, la città in cui è nata e dove vive ancora la madre con la nuova famiglia. Si prospetta un viaggio lungo, ma per via del suo carattere poco socievole non ha alcuna intenzione di instaurare una conversazione con i passeggeri che le siedono accanto, si infila quindi gli auricolari e in poco tempo si addormenta. Lo strano sogno che stava facendo viene bruscamente interrotto dal controllore, che non vuole vedere il biglietto di Anna, ma invitarla a scendere visto che il treno è giunto al capolinea, in una città sul Mar Baltico, a ben duecento chilometri di distanza da Berlino. Anna si ritrova così a tarda serata sola, senza alcun treno pronto a fare la strada al contrario per via della neve che scendeva copiosa e che aveva ghiacciato i binari, in una città sconosciuta e con troppi pochi soldi per permettersi una camera in un hotel della stazione balneare.
Ha così inizio il suo avventuroso viaggio verso Berlino in compagnia delle persone più disparate: due guidatori di spazzaneve, uno studente che sogna di diventare il capitano di una nave, tre allegre vecchiette dimenticate in autogrill durante una gita con la casa di riposo che le ospita, un autista polacco che non vede l'ora di terminare la consegna per tornare dalla sua famiglia, alcuni poliziotti e un gruppetto di amici stralunati.
Il tutto condito da una serie di eventi sfortunati che mettono a dura prova i nervi di Anna, preannunciati dalla musica di Last Christmas di George Michael che sembra suonare come un triste presagio.
Il viaggio con i suoi accadimenti spiacevoli e il ritrovamento di una vecchia lettera nel libro di favole, rappresentano per la giovane l'occasione per riflettere sulle cause che l'hanno portata ad odiare il Natale. Riuscirà a riappacificarsi con questo periodo dell'anno, i suoi profumi e le sue melodie?

"Penso che le cose più interessanti dei libri non siano tanto le vecchie pagine o le storie che racchiudono, quanto le tracce di vita vissuta che custodiscono."

Un libro scorrevole, che si legge in un solo pomeriggio, fatto di personaggi piacevoli. Una lettura semplice, senza troppe pretese, consigliata in particolar modo a chi, come Anna, non ama il Natale.



Questo libro partecipa alla Reading Challenge 2016 del blog Emotionally

domenica 14 febbraio 2016

Cosa si ottiene cucinando fiori e piante dal potere magico? Il profumo del pane alla lavanda

Prendere parte ad un gruppo o ad una sfida di lettura significa anche essere attratti dai libri letti dai compagni e correre in libreria per poterli aggiungere alle nostre prossime letture.
Questo è esattamente quello che mi è successo quando in Locanda ho letto commenti entusiasti su

Il profumo del pane alla lavanda
Sarah Addison Allen
Sonzogno editore

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Subito la mente è volata all'estate e ai campi di lavanda della Provenza, al profumo inebriante che si diffonde tra le sue stradine, al frinire dei grilli e ai tramonti infuocati.

lavanda provenza estate viola francia

tramonto, sera, provenza, sole


Non ho saputo resistere e poco dopo il libro faceva bella mostra di sé sul mio comodino, salvo poi scoprire, dopo poche pagine, che non è ambientato in Francia, ma nella cittadina di Bascom, in Florida, e che la lavanda non è l'unico fiore protagonista di questo magico romanzo.

Impossibile non restare affascinati da Claire, una giovane donna che ha ereditato dalla nonna materna la capacità di coltivare e riconoscere i poteri magici delle piante e dei fiori che crescono nel suo giardino, e di amalgamarli in cucina con i più svariati ingredienti per dare vita a gustosi piatti. Per queste doti, quasi di stregoneria, lei e la sua famiglia sono da sempre definite "strane" dai loro concittadini, che non riescono però a fare a meno di rivolgersi al suo catering per l'organizzazione di cene importanti.
Accanto alla sua figura ruota quella deliziosa di Evanelle, un'anziana parente di Claire, forse una lontana cugina. A conferma della stranezza delle donne della famiglia Waverley, la donna spesso è spinta da un bisogno impellente di consegnare un determinato dono ad uno degli abitanti di Bascom, apparentemente inutile, lo stesso si rivela sempre indispensabile nel momento meno aspettato.
Dopo aver lasciato la casa della nonna a diciotto anni, facendo perdere le sue tracce, Sidney irrompe improvvisamente nella quotidianità della sorella Claire con la figlia Bay e mette in subbuglio la cittadina scatenando gelosie e risvegliando vecchi amori.
In un romanzo predominato dalle figure femminili c'è spazio anche per la componente maschile. Fred vede scivolargli tra le mani la lunga storia d'amore vissuta con il compagno, si sente perso senza di lui, e spera che i poteri magici di Claire prima ed Evanelle poi, lo aiutino a recuperare il rapporto. Il professor Tyler, nuovo vicino di casa Waverley, riuscirà a rompere il guscio protettivo che Claire ha costruito negli anni intorno al suo cuore? Henry supererà la timidezza che lo pervade da sempre quando incontra Sidney? E la donna potrà mai dimenticare il suo turbolento passato?

"Talvolta, quando si sta per tanto tempo con qualcuno, ci si mette in testa che le cose in passato andassero meglio, anche se così non è. I ricordi, pure quelli brutti, più invecchiano più diventano morbidi come pesche mature."

"L'amore fa sempre male, e questo già lo sai, ma ne vale sempre la pena"

"Bay voleva che Henry entrasse nella loro vita, anche se non sapeva spiegarsi il perchè. Come quando desideri che il sabato ci sia il sole, o che per colazione ci siano i pancakes. Sono cose che semplicemente ti fanno stare bene."

La maggior parte delle volte che ho iniziato un libro con così alte aspettative ne sono rimasta delusa, ma Il profumo del pane alla lavanda non le ha tradite. Un romanzo di quelli che piacciono a me, che si leggono in poco tempo perché è difficile staccarsi dalle sue pagine. Un'autrice che dissemina la scrittura di elementi di per sé insignificanti, ma che nelle pagine successive si rivelano oggetti chiave e ti ritrovi a sorridere per la sua straordinaria abilità. Intreccia con maestria le vite dei personaggi, senza trascurare i dettagli e il risultato è una storia emozionante e coinvolgente.

E per chi come Claire vuole trasmettere a qualcuno un messaggio attraverso la cucina, per timidezza o per mancanza di coraggio, o semplicemente per farlo in modo originale, sul fondo del libro è presente il ricettario delle Waverley nel quale ad ogni fiore corrisponde il relativo potere.

Quale migliore occasione di San Valentino per cucinare con i fiori?
Io scelgo un petalo di rosa: incoraggia l'amore.




Questo libro partecipa alla Reading Challenge 2016 del blog Emotionally

venerdì 29 gennaio 2016

Quante storie diverse si possono costruire con tre soli oggetti? Un gatto, un cappello e un nastro

Le vacanze di Natale con il loro carico di tempo libero da dedicare agli affetti e ai piaceri sembrano un ricordo così lontano. Smontato l'albero di Natale e gli addobbi sono rimasti i ricordi di giorni felici e carichi di amore, ma anche un libro che si è soffermato più del solito sul mio comodino

Un gatto, un cappello e un nastro
Harris Joanne
Garzanti

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La lunga permanenza è dovuta al pochissimo tempo che ho potuto dedicare alla lettura negli ultimi giorni, ma soprattutto al fatto che il libro non è riuscito a coinvolgermi.
Dietro ad un titolo curioso, che porta a creare diverse associazioni tra gli oggetti che lo compongono, si cela una raccolta di storie che la trama definisce "legate tra loro come scatole cinesi: basta aprirne una per scoprirne infinite altre", ma questi legami non sono riuscita ad individuarli, se non per un paio di racconti. Ognuno è preceduto da qualche riga dell'autrice in cui spiega da quale avvenimento ha preso spunto o a quale altro suo libro rimanda.
L'inizio promette bene con la storia di ragazzini che si sfidano in una gara di tuffi in un fiume del Congo, frase dopo frase ci si ritrova a trattenere il fiato scivolando con loro a tutta velocità lungo le acque impetuose. Tenerezza suscitano i due racconti in cui le protagoniste sono due arzille vecchiette, ospiti di una casa di riposo, che lottano contro le ingiustizie e i soprusi di una dipendente altezzosa. C'è spazio anche per il dolore, in una storia attualissima, quello di una madre che cerca un disperato contatto con il giovane figlio morto, attraverso il suo profilo in un social network.
Il racconto che più ho apprezzato è "fai da te", in cui un uomo ricomincia la sua vita in una vecchia casa abbandonata che saprà, con amorevole cura, riportare all'antico splendore.

"Una casa non è mattoni e calce. Una casa è fatta di quelle cose
capaci di durare quando i mattoni e la calce non esistono più"

Troppi però sono i racconti che non mi hanno convinta, come quelli del signore che vive esclusivamente per il Natale, non amato dai vicini in quanto lascia l'intera casa, giardino incluso, completamente ricoperta dalle luci degli addobbi in quanto ritiene che sia Natale ogni giorno, o la donna che si innamora di un faggio fino ad annullarsi nella convinzione di esserne entrata in simbiosi, o ancora quello del gioco on-line che è diventato in poco tempo l'attività principale di un gruppo di ragazzi, spinti dalla voglia di raggiungere per primi il misterioso livello X.

Non si può certo dire che alla Harris manchi la fantasia, ne è la prova Cookie, una storia ad altissimo contenuto di zucchero, in cui la protagonista è attratta da qualunque tipo di dolce, ma questa dipendenza le fa perdere la ragione al punto che tenta di giustificare agli altri, ma soprattutto a se stessa, l'aumento di peso con una misteriosa gravidanza.

Forse prima di leggere questo libro avrei dovuto conoscere l'autrice attraverso altre sue pubblicazioni per questo le darò un'altra possibilità, magari con il celebre Chocolat.



Questo libro partecipa alla Reading Challenge 2016 del blog Emotionally

lunedì 4 gennaio 2016

Quante forme può avere l'amore? L'amore in un giorno di pioggia

Con il nuovo anno ho ripreso le letture in compagnia delle amiche de La Locanda dei Libri e della reading challenge di Sara.

Il primo libro letto, a cavallo tra i due anni, è stato

L'amore in un giorno di pioggia
Sarah Butler
Garzanti

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L'ho trovato il titolo ideale per iniziare il nuovo anno e da inserire nella categoria "inverno" dell'elenco di lettura. Mai come in questo periodo abbiamo infatti così tanto bisogno di pioggia per far fronte alla siccità e per smorzare la cappa di smog che ci attanaglia da settimane.
E in ogni inizio l'amore è l'ingrediente indispensabile.

Il romanzo si alterna tra un capitolo dedicato ad Alice e uno a Daniel, raccontato sempre in prima persona dagli stessi protagonisti. Alice è una ventottenne londinese, che ha lasciato il suo Paese per compiere un lungo viaggio nel tentativo di dimenticare un amore perduto e scappare da una famiglia a cui non sente di appartenere pienamente, soprattutto dopo la morte della madre. Torna a casa dopo aver saputo dalle due sorelle maggiori che il padre è malato e non gli restano che pochi giorni di vita. Le strade di Londra sono da anni la casa di Daniel. Il suo cuore malato lo ha reso un uomo solo all'apparenza debole, resta aggrappato alla vita grazie ad un unico pensiero fisso, quello di incontrare la figlia che non ha mai conosciuto.
Con la morte del padre la vita di Alice inizia ad incrociarsi con quella di Daniel, i due hanno molte cose in comune, la ragazza è inspiegabilmente attratta da quest'uomo e fatica a prendere una decisione in merito al suo futuro.

Dal titolo è palese che nel romanzo si parli di amore, ma leggendolo ci si rende conto che si parla solo marginalmente dell'amore verso un compagno o il legame, spesso controverso, con i propri fratelli, il protagonista è l'amore viscerale e indissolubile che lega un genitore ad un figlio.

Il finale, che sembra lasciare in sospeso il lettore, l'ho interpretato come un invito dell'autrice ad abbandonare la narrazione e a riflettere sul rapporto con i propri genitori o, per chi li ha, i propri figli: di fronte ad un amore forte e ad un filo indivisibile le parole spesso sono superflue, basta un gesto, uno sguardo.

E' piacevole leggere la Butler nel suo romanzo d'esordio: una scrittura precisa per la ricchezza di descrizioni, scorrevole. Visto l'argomento toccante mi sarei però aspettata passaggi più emozionanti. Ho apprezzato due particolarità di questo romanzo: la presenza, all'inizio di ogni capitolo, di un decalogo intitolato "dieci cose..." che ci permettono di costruire un'immagine più completa dei due protagonisti attraverso curiosità che non troviamo nella narrazione e l'inserimento, sul fondo del libro, di un'intervista all'autrice che ci parla di lei e della stesura del suo primo romanzo.


Questo libro partecipa alla Reading Challenge 2016 del blog Emotionally