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martedì 9 settembre 2014

LeggiAmo (un autore sudamericano): Il manoscritto ritrovato ad Accra

Fino a quando il tempo lo permetterà le mie letture continueranno all'aperto, immersa nella natura. A piedi scalzi sull'erba appena tagliata ho ritrovato, dopo alcuni anni, la scrittura di Coelho.

Il manoscritto ritrovato ad Accra
Paulo Coelho
Bompiani

Il manoscritto ritrovato ad Accra - Lara - http://ilgustoproibitodellozenzero.blogspot.it/

Poche pagine che attraversano i temi più importanti della vita e forniscono per ognuno una serie di insegnamenti. Il fil rouge è il nobile sentimento dell'amore.

Una scrittura semplice che alterna pezzi degni di essere annotati ad altri - troppi - banali, veri e propri luoghi comuni

"La cosa peggiore non è cadere, bensì non rialzarsi e giacere nella polvere. Soltanto chi desiste è sconfitto. Tutti gli altri possono dirsi vittoriosi."

"E il tempo cesserà di esistere. Poichè nella terra del piacere che nasce dall'amore autentico tutto è eterno ed infinito."

La tentazione di abbandonarlo dopo i primi capitoli è stata forte, poi la brevità del libro e il ritrovamento di citazioni che si rispecchiano con il mio modo di vivere l'amore

"Senza la solitudine, l'Amore non può rimanere a lungo nella vita di una persona. Poichè l'Amore necessita di distacco e di riposo, in modo da poter vagare nei cieli e manifestarsi in altre forme."

mi hanno spinta a terminarlo.
Da una vera e propria spiegazione sul modo di affrontare la vita

"Perché la gioia è contagiosa e riesce sempre a scovare una soluzione, laddove la logica si è limitata a fornire una spiegazione per l'errore."

ad un'altra

"Più il cuore si avvicina alla semplicità, più è a capace di amare liberamente e profondamente senza riserve né paure."

Coelho ci pone di fronte all'unica certezza che ci riserva il futuro

"l'Indesiderata delle Genti"

che senza preavviso ci inviterà a seguirla in quel viaggio che non vogliamo compiere, ma dal quale non possiamo sottrarci. Sarà in quel momento che rivedremo in un lampo il nostro passato e ne faremo il bilancio e risponderemo all'inevitabile domanda

"Avrò amato abbastanza?"

mercoledì 3 settembre 2014

LeggiAmo: Un bel sogno d'amore

Sulle sponde del lago d'Iseo illuminato dalla luce di un tramonto di fine estate, mi sono immersa nella lettura di

Un bel sogno d'amore
Andrea Vitali
Garzanti

Sarnico, Lago d'Iseo - Lara - Il gusto proibito dello zenzero

L'ambientazione del romanzo, tipica di Vitali, mi riporta ad un altro lago, quello di Como, nel paese di Bellano. Siamo agli inizi degli anni Settanta quando l'annuncio della proiezione del film Ultimo tango a Parigi scuote la tranquillità degli abitanti del paese dividendoli in due fazioni: favorevoli e contrari. Della prima fa parte anche Adelaide che, per nulla intenzionata a perdersi la visione della pellicola, obbliga l'eterno indeciso fidanzato Alfredo ad una scelta: andare con lei al cinema nonostante il parere sfavorevole della madre o correre il rischio di lasciarla andare da sola o meglio con un altro accompagnatore, ad esempio quel combina guai del bel Ernesto. Il film scivola quindi in secondo piano fino a scomparire presto dal resto della narrazione per lasciare spazio ad un rocambolesco susseguirsi di fatti, rincorrersi di pettegolezzi, sentimenti e di buffi personaggi, di fronte ai quali è impossibile non lasciarsi sfuggire un sorriso.
Rispetto ad un altro romanzo letto dello stesso autore questo l'ho trovato meno scorrevole, forse per il modo di costruire le frasi. Aiuta nel proseguimento l'abilità dello scrittore nel chiudere i brevi capitoli, che si alternano da una storia all'altra, lasciandoti con la curiosità di scoprirne il seguito.
Il finale, ancora una volta, è inaspettato.