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venerdì 28 novembre 2014

LeggiAmo (un libro tratto dalla lista dei libri letti di Rory Gilmore): Orgoglio e pregiudizio

Alzi la mano chi non ha mai letto un libro di Jane Austen. Io!

La tappa del mese di maggio di LeggiAmo prevedeva la lettura di un libro tratto dalla lista dei titoli letti di Rory Gilmore. Scorrendo l'elenco ho scelto senza alcuna esitazione

Orgoglio e pregiudizio
Jane Austen
Oscar Classici Mondadori


Dopo aver ascoltato e letto moltissime opinioni sull'autrice, sono giunta alla conclusione che o la sia ama o la si odia, senza vie di mezzo. Ho iniziato quindi il libro con l'intento di capire da quale parte mi sarei schierata.

Il romanzo è ambientato nella provincia inglese di fine Settecento ed è la storia della famiglia Bennet composta dall'insopportabile madre il cui unico compito sembra essere quello di garantire un futuro roseo alle cinque figlie trovando loro un buon partito. Il padre, intelligente, sarcastico e dal carattere pacato, ha un ruolo secondario. Le figure dei vari corteggiatori si alternano per tutto il libro il cui titolo richiama i caratteri principali che emergono dalle pagine: l'orgoglio, della madre che vuole il meglio per le proprie figlie, ma soprattutto quello forte del ricco Sig. Darcy, che nega anche a se stesso la verità dei suoi sentimenti pur di non mischiarsi con una classe inferiore alla sua e allontana da questo rischio anche l'amico Bingley.

"Ho lottato invano. Non c'è rimedio. Non sono in grado di reprimere i miei sentimenti. Lasciate che vi dica con quanto ardore io vi ammiri e vi ami."

Il pregiudizio tocca molti personaggi, ma in modo particolare la seconda delle sorelle Bennet, l'intelligente e razionale Elizabeth, per colpa del quale costruisce un'immagine distorta del Sig. Darcy.

Tanti personaggi, molto diversi tra loro, una scrittura non immediata e la lettura procedeva lenta al punto che intorno alle prime cento pagine, scoraggiata, ho chiesto aiuto  alle amiche de La locanda dei libri: abbandonare il libro o dargli una nuova possibilità? Con il loro entusiasmo mi hanno convinta a non arrendermi e a dedicargli qualche altra pagina. La storia ha finalmente iniziato a coinvolgermi e la curiosità di conoscere il finale mi ha portata alla conclusione senza più alcuna esitazione ed interruzione.

Di solito di un libro si cita il personaggio preferito, ma di Orgoglio e pregiudizio non dimenticherò facilmente i due che mi hanno colpita in senso negativo: la già citata Sig.ra Bennet, pettegola, arrivista e ostinata, con i suoi atteggiamenti mette spesso in imbarazzo le figlie maggiori e il Sig. Collins, cugino del Sig. Bennet dal quale erediterà tutti suoi averi, che non perde occasione di manifestare la sua superbia. Le espressioni che usa nelle sue lettere sono irritanti.

Non sono ancora in grado di schierarmi tra i sostenitori o i non sostenitori della Austen, quel che è certo è che rileggerò questo romanzo per avere un'opinione più definita della prima parte.