Pagine

giovedì 30 luglio 2015

Il magico potere del riordino

Vi ritenete delle perfette casalinghe che non hanno nulla da invidiare in fatto di gestione della casa? Questo libro vi dimostrerà che anche le vostre stanze sono ricche di oggetti da buttare.
Oppure appartenete come me alla categoria di quelli che dopo aver riordinato si ritrovano in poco tempo catapultate in mezzo ad un disordine peggiore di quello precedente? Alla fine di queste pagine anche noi avremo finalmente imparato a riordinare una volta per tutte.

Il magico potere del riordino
Marie Kondo
Vallardi

Il magico potere del riordino - http://ilgustoproibitodellozenzero.blogspot.it/

Viene dal Giappone Marie Kondo, la regina del riordino, che grazie ai suoi corsi è diventata una vera e propria star, non solo nel suo Paese, e in queste pagine ci svela i suoi segreti per raggiungere il giusto atteggiamento mentale e diventare una persona in grado di riordinare la propria casa e di conseguenza la propria vita.
Per poterlo fare occorre prima di tutto abbandonare tutte le convinzioni e le abitudini acquisite in fatto di riordino per evitare l'effetto boomerang, ovvero che la situazione si ripresenti dopo poco peggiore della precedente.
I punti principali sono pochi e vengono ripetuti più volte, quasi come un mantra, per tutto il libro:
- è importante mettere a posto una volta per tutte piuttosto che un pò tutti i giorni per godere dello shock e dei benefici del cambiamento drastico;
- non si deve sistemare per stanza, ma per categoria e secondo un ordine preciso: vestiti, libri, documenti, oggetti misti e infine ricordi. Oggetti appartenenti alla stessa categoria sono infatti sparsi in più parti della casa e si finirebbe per continuare a riordinare le stesse cose;
- prima di iniziare qualsiasi operazione di riordino è fondamentale buttare via tutto ciò che non ci serve o che non ci piace più. Come capire se un oggetto può essere tenuto o deve essere buttato? Ascoltando le emozioni che ci suscita. Kondo assicura che ci stupiremo della quantità di sacchi di immondizia che butteremo.
- il riordino è un'operazione che deve essere fatta da soli, senza farsi influenzare da altri membri della famiglia;
- ogni oggetto deve avere la propria collocazione e ogni membro della famiglia un unico posto dove conservare le proprie cose.
I vari punti sono accompagnati anche da preziosi consigli e dritte pratiche su come sistemare gli oggetti che decidiamo di tenere per occupare meno spazio e ritrovarli con facilità.
Gli amanti dei libri come me si stupiranno nel leggere che anche i nostri tesori non vengono risparmiati dall'operazione di riordino quindi dall'eliminazione. L'autrice sostiene che i libri già letti non saranno riletti e quelli che giacciono non letti nella libreria non saranno mai aperti, quindi in entrambi in casi devono essere buttati!
Kondo assicura che i benefici di questa rivoluzione saranno molteplici, non solo per la nostra casa, ma in generale per la nostra vita.

Un libro scorrevole tanto che l'ho finito in un solo giorno, ma che avrebbe potuto essere più breve senza le numerose ripetizioni a cui ricorre l'autrice. Vorrei trovare il coraggio di fare un cambio così radicale nella mia vita applicando questo metodo, anche se non condivido pienamente l'idea di buttare tutto ciò che non ci piace o non ci serve più, valuterei, per le cose ancora in ottimo stato, come vestiti o libri, la possibilità di donarle in beneficenza o a parenti e amici o addirittura di metterli in vendita on-line. Ad ogni modo alla fine del libro sarete presi da un'irrefrenabile desiderio di ordine e ogni oggetto improvvisamente vi sembrerà superfluo e degno di essere buttato.

Siete pronti a rivoluzionare la vostra vita?

sabato 25 luglio 2015

Leggere

Non ricordo quale sia stato il primo libro letto o quello che mi abbia fatta innamorare della lettura, ma devo ringraziare la maestra delle elementari, che oltre ad assegnarci i soliti compiti ci chiedeva di leggere, se ancora oggi non mi sono liberata di questa buona abitudine.

Leggere
Corrado Augias
Mondadori

libro estate letture estive sole arancio protezione solare

Non rinuncio alla lettura nemmeno sotto il sole cocente dell'estate, che quest'anno è iniziata all'insegna del colore arancione della copertina di Corrado Augias.
In una sorta di racconto autobiografico, servendosi di quanto imparato, delle citazioni o semplicemente dei titoli di libri letti, l'autore affronta alcuni dei molteplici temi legati alla letteratura:

Un libro iniziato deve per forza essere finito? Domanda che mi sono spesso posta al punto da parlarvene in un precedente post.

Il significato e il valore delle parole, la differenza tra due attività fatte con lo stesso organo, la vista: leggere (attivo) e guardare (passivo).

Come si inizia a leggere, le prime letture e l'individuazione di uno o più generi letterari preferiti.

Il potere della carta contro la pietra, non solo nel gioco della morra cinese, ma citando Notre Dame de Paris di Hugo "...le piccole cose sopraffanno le grandi" ci parla dell'importanza dell'invenzione della stampa come forma di rinnovamento del modo di esprimersi dell'umanità, ma anche dello scempio dei libri dati alle fiamme.

L'importanza di continuare a stimolare la memoria appuntandosi, come fa dire Petrarca ad Agostino nel suo libro Secretum meum, "...qualche nota nel punto giusto" per "godere facilmente dei frutti della tua lettura" 
"Ogni volta che leggi un libro e ti imbatti in qualche frase meravigliosa che ti suscita tumulto o delizia nell'animo, non limitarti ad aver fiducia nel potere della tua intelligenza, ma costringiti a impararle a memoria e renditele familiari meditandoci sopra, cosicché ... ogni volta che si presenta un caso urgente di afflizione avrai il rimedio pronto, come se fosse scritto nella tua mente. ... e quando trovi qualche passo che ti può sembrare utile, ... tracciagli accanto un segno deciso che ti possa servire da promemoria, altrimenti potrebbe sfuggirti."
Un suggerimento che proverò a mettere in pratica, non ho infatti mai lasciato annotazioni su libri che non fossero di studio in quanto mi piace il libro immacolato, spesso li prendo in prestito dalla biblioteca, ma anche per una sorta di pigrizia che mi impedisce di interrompere la lettura.

Due capitoli dedicati all'amore, alla lettura erotica e alla trasgressione. Più interessanti dei precedenti sono certamente i due capitoli finali dedicati rispettivamente ai problemi causati dalla letteratura, con citazioni di celebri opere come Madame Bovary di Flaubert e del V canto dell'Inferno di Dante dove si parla dell'amore proibito tra Paolo e Francesca "galeotto fu il libro e chi lo scrisse", e ai benefici della letteratura in cui Augias cita nuovamente Petrarca che esige un lettore che non si distragga pensando ad altro durante la lettura della Sua opera. La lettura esercita una sorta di incantesimo sul lettore tenendolo incollato alle pagine, tanto che Salinger ne Il giovane Holden scrive "Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue vorresti che l'autore fosse tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira", ma come possiamo essere certi che l'immagine di uno scrittore che abbiamo costruito nella nostra mente, grazie ai suoi libri, venga confermata dopo averlo conosciuto di persona?

Il libro mi è stato regalato, non lo conoscevo così come non ho mai avuto occasione di leggere qualcosa di Augias. Dal titolo mi sarei aspettata un modo diverso, più leggero, di affrontare l'argomento. Se alcune pagine offrono interessanti spunti di riflessione e di lettura, in altre i temi subiscono delle digressioni, come lo stesso Augias ammette, che ho trovato noiose e inutili.