Una copertina semplice, dai colori pastello, ha attirato la mia attenzione tra i numerosi libri esposti sullo scaffale della biblioteca
High & Dry. Primo amore
Banana Yoshimoto
Feltrinelli
E' la storia di Yuko, una ragazza molto sensibile, alle prese con il delicato periodo dell'adolescenza, che scopre di provare dei sentimenti nuovi per il proprio insegnante di disegno e teme la fine dell'amore tra i suoi genitori. L'ho trovata una lettura semplice, scorrevole. Non avendo mai letto alcun libro di questa autrice giapponese, sono rimasta particolarmente colpita dalla delicatezza utilizzata nel raccontare l'amore, senza cadere nel volgare come spesso accade. Bella la parte in cui Kyu, il ragazzo, si chiarisce con la madre e quella dedicata al rafforzamento del rapporto tra Yuko e sua madre.
Con questo primo romanzo non posso dire di essere stata pienamente colpita dalla scrittrice, nel corso della lettura mi sarei aspettata dei "colpi di scena" invece il racconto scorre lineare, a tratti quasi noioso, voglio però darle presto un'altra possibilità.
"C'era il suono delle onde, e io pregavo gli dèi con tutto me stesso, felice perché i miei genitori andavano di nuovo d'accordo, e in macchina non avevano fatto altro che scambiarsi chiacchiere e tenerezze. Pregavo d'avvero. Pregavo davvero con tutto me stesso, mentre facevo finta di guardare a terra. Pregavo che non mi togliessero mai quella pace. In quello stesso istante, la luce colpì le conchiglie, il corallo, i tappi e i pezzi di vetro, i ciottoli e le lattine schiacciate che erano ai miei piedi e, tutti mischiati, luccicavano. Mi sembrò stupendo, e mi si impresse negli occhi. Era la mia preghiera, diversa da quella di chiunque altro."
"Certo, osserviamo tutti il mondo da dentro una scatola, e se fossimo dentro a un'altra la penseremmo diversamente. Ma visto che è in questa che siamo, possiamo solo continuare a viverre considerandola la migliore in assoluto, pur dubitandone di tanto in tanto."
Feltrinelli
E' la storia di Yuko, una ragazza molto sensibile, alle prese con il delicato periodo dell'adolescenza, che scopre di provare dei sentimenti nuovi per il proprio insegnante di disegno e teme la fine dell'amore tra i suoi genitori. L'ho trovata una lettura semplice, scorrevole. Non avendo mai letto alcun libro di questa autrice giapponese, sono rimasta particolarmente colpita dalla delicatezza utilizzata nel raccontare l'amore, senza cadere nel volgare come spesso accade. Bella la parte in cui Kyu, il ragazzo, si chiarisce con la madre e quella dedicata al rafforzamento del rapporto tra Yuko e sua madre.
Con questo primo romanzo non posso dire di essere stata pienamente colpita dalla scrittrice, nel corso della lettura mi sarei aspettata dei "colpi di scena" invece il racconto scorre lineare, a tratti quasi noioso, voglio però darle presto un'altra possibilità.
"C'era il suono delle onde, e io pregavo gli dèi con tutto me stesso, felice perché i miei genitori andavano di nuovo d'accordo, e in macchina non avevano fatto altro che scambiarsi chiacchiere e tenerezze. Pregavo d'avvero. Pregavo davvero con tutto me stesso, mentre facevo finta di guardare a terra. Pregavo che non mi togliessero mai quella pace. In quello stesso istante, la luce colpì le conchiglie, il corallo, i tappi e i pezzi di vetro, i ciottoli e le lattine schiacciate che erano ai miei piedi e, tutti mischiati, luccicavano. Mi sembrò stupendo, e mi si impresse negli occhi. Era la mia preghiera, diversa da quella di chiunque altro."
"Certo, osserviamo tutti il mondo da dentro una scatola, e se fossimo dentro a un'altra la penseremmo diversamente. Ma visto che è in questa che siamo, possiamo solo continuare a viverre considerandola la migliore in assoluto, pur dubitandone di tanto in tanto."
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