Sulla strada del ritorno dalle vacanze estive in Puglia forte è stato il desiderio di deviare il percorso per immergersi nel paesaggio collinare materano fino a raggiungere la città.
Delizioso l'insieme che appare lasciando la parte nuova della città e sbucando in Piazza Pascoli
ma ancora più suggestiva la visione d'insieme sulla parte storica
che appare dal belvedere della stessa piazza.
che appare dal belvedere della stessa piazza.
Definita come una delle città più antiche del mondo Matera attira oggi numerosi visitatori grazie all'unicità del suo centro storico: i Sassi, gli antichi nuclei abitativi, riconosciuti dall'Unesco patrimonio dell'umanità.
I Sassi sono i rioni principali, il Sasso Barisano e il Sasso Caveoso, caratterizzati da agglomerati di case scavate nel tufo a ridosso del torrente Gravina. Intorno si intravede il Parco della Murgia Materana, ricco di grotte e chiese rupestri a testimonianza della vita preistorica.
Il modo migliore per visitare il centro storico è perdersi nei suoi vicoli, nel sali e scendi di scalinate, tra una chiesa e le numerose case-grotte oggi adibite a museo che rendono bene l'idea della povertà e delle impietose condizioni igienico-sanitarie in cui si viveva agli inizi del Novecento e fino alla metà degli anni Cinquanta, quando il clamore suscitato dalla pubblicazione del libro Cristo si è fermato a Eboli di Carlo Levi portò il governo ad interessarsi della problematica emanando il decreto volto allo sfollamento dei Sassi.
"Eravamo intanto arrivati al fondo della buca, a Santa Maria de Idris, che è una bella chiesetta barocca, e alzando gli occhi vidi finalmente apparire, come un muro obliquo, tutta Matera. Di lì sembra quasi una città vera. Le facciate di tutte le grotte, che sembrano case, bianche e allineate, pareva mi guardassero, coi buchi delle porte, come neri occhi. E' davvero una città bellissima, pittoresca e impressionante." (Cristo si è fermato a Eboli - Carlo Levi)
Passeggiando l'attenzione viene richiamata dai chiassosi fischi del cuccù, il colorato fischietto, che nella classica forma di gallo stilizzato rappresenta un simbolo della tradizione materana, dal forte significato scaramantico: veniva murato nei camini e posto sulle culle dei neonati non ancora battezzati per allontanare gli spiriti maligni, donato ai figli maschi come augurio di futura felicità, ma anche usato come promessa d'amore. Fischietti coloratissimi, dalle forme e dimensioni più disparate si trovano in ogni negozio di souvenir e sulle bancarelle che si incrociano nei vicoli, per la gioia dei più piccoli.
Dopo tanto camminare è impossibile cercare di ignorare il richiamo dei profumi provenienti dalle finestre delle cucine. La gastronomia materana è ricca di prodotti sfiziosi dalle zucche di cereali e legumi, al pane di Matera cotto, come vuole la tradizione, nel forno a legna, e ancora lumache cucinate nei più svariati modi e la pasta fresca.
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