"L'ultima è stata strangolata il 14 dicembre"
è l'inizio dell'ultimo di migliaia di articoli che parlano della violenza sulle donne.
Una donna ogni due giorni muore in Italia per mano di un uomo,
nella maggior parte dei casi la violenza si consuma tra le mura domestiche.
Manca il coraggio di ribellarsi, di denunciare i propri mostri,
manca la dovuta attenzione e protezione delle istituzioni a chi ha il coraggio di chiedere aiuto.
Qualcosa lentamente si sta muovendo, se ne parla sempre più spesso,
anche in forma romanzata come ne
La bambola di pezza
che ho avuto il piacere di ricevere direttamente dall'autrice, Cristina Hueller,
grazie alla vincita del giveaway di Stefy.
La bambola di pezza, vecchia, sporca e rovinata
è il ricordo più caro che rimane a Ramona del padre, morto in miniera.
Da quella tragedia la sua vita sarà un susseguirsi di violenze, fisiche e psicologiche,
prima ad opera del patrigno, poi di un uomo affascinante che la farà innamorare e cadere nella sua trappola: quella della schiavitù e della prostituzione.
Giunta in Italia dalla Romania sarà costretta a soddisfare le esigenze sessuali di clienti più o meno facoltosi.
Nella sua disgrazia avrà la possibilità di incontrare anche degli angeli:
Andrea, un suo cliente e Anica, compagna di sventura.
Accompagnati dall'ostinazione della sorella minore Nadia, contribuiranno a dare alla storia un finale del tutto inaspettato.
Una lettura scorrevole, ma intensa, che con parole semplici
arriva dritta ai nostri cuori.
Ci permette di conoscere da vicino una delle tante storie di violenza, in modo particolare quella che si nasconde dietro le ragazze che, ogni giorno, al calare del sole, sono costrette a perdere la propria dignità e a vendere il proprio corpo lungo le nostre strade.
Ogni occasione è buona per regalare un libro
è l'inizio dell'ultimo di migliaia di articoli che parlano della violenza sulle donne.
Una donna ogni due giorni muore in Italia per mano di un uomo,
nella maggior parte dei casi la violenza si consuma tra le mura domestiche.
Manca il coraggio di ribellarsi, di denunciare i propri mostri,
manca la dovuta attenzione e protezione delle istituzioni a chi ha il coraggio di chiedere aiuto.
Qualcosa lentamente si sta muovendo, se ne parla sempre più spesso,
anche in forma romanzata come ne
La bambola di pezza
che ho avuto il piacere di ricevere direttamente dall'autrice, Cristina Hueller,
grazie alla vincita del giveaway di Stefy.
La bambola di pezza, vecchia, sporca e rovinata
è il ricordo più caro che rimane a Ramona del padre, morto in miniera.
Da quella tragedia la sua vita sarà un susseguirsi di violenze, fisiche e psicologiche,
prima ad opera del patrigno, poi di un uomo affascinante che la farà innamorare e cadere nella sua trappola: quella della schiavitù e della prostituzione.
Giunta in Italia dalla Romania sarà costretta a soddisfare le esigenze sessuali di clienti più o meno facoltosi.
Nella sua disgrazia avrà la possibilità di incontrare anche degli angeli:
Andrea, un suo cliente e Anica, compagna di sventura.
Accompagnati dall'ostinazione della sorella minore Nadia, contribuiranno a dare alla storia un finale del tutto inaspettato.
Una lettura scorrevole, ma intensa, che con parole semplici
arriva dritta ai nostri cuori.
Ci permette di conoscere da vicino una delle tante storie di violenza, in modo particolare quella che si nasconde dietro le ragazze che, ogni giorno, al calare del sole, sono costrette a perdere la propria dignità e a vendere il proprio corpo lungo le nostre strade.
Ogni occasione è buona per regalare un libro
Lara,
RispondiEliminagrazie della tua bella recensione.
Ti auguro Buone Feste insieme ai tuoi cari.
Grazie a te per il gradito omaggio. Buone Feste Cristina
EliminaCiao, bella recensione, sono contenta che il libro ti sia piaciuto!
RispondiEliminaBuon Natale.
Grazie ancora per il candy Stefy. Buone Feste
EliminaLibro molto interessante che tratta argomenti importanti, lo metterò nella mia lista dei desideri libreschi, con la speranza che questi fatti di cronaca nera non succedano più.....altro che mondo civile, siamo sempre più barbari.....sono sdegnata da tanta violenza.
RispondiEliminaAnche io sono una fan dell'aggiungere libri alla "lista dei desideri libreschi", avere il tempo di soddisfare tutti questi desideri è un'altra storia però!!! :)
EliminaPer quanto riguarda le violenze femminili mi sembra quasi sia diventata una triste moda.
ciao....c'è un pensiero per te....passa a trovarmi
RispondiEliminasaluti
P:)
Un bellissimo pensiero vorrai dire! Grazie ancora Paola
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