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sabato 18 gennaio 2014

LeggiAmo - L'attrice di Teheran

L'edizione di quest'anno, la terza, di LeggiAmo, è all'insegna dell'istintualità, senza troppi indugi ho quindi scelto dallo scaffale della biblioteca un romanzo dalla copertina color carta da zucchero.

L'attrice di Teheran
Nahal Tajadod
edizioni e/o

Prima di iniziarne la lettura assicuratevi di potergli dedicare qualche oretta senza eccessive distrazioni e di avere a disposizione dei dolcetti, meglio ancora se dei macaron, per contrastare i passaggi più amari e a tratti sconvolgenti.


A metà strada tra un romanzo e una biografia, la scrittrice racconta la vita dell'attrice Sheyda, iraniana come lei, incontrata in Francia. Ma avere in comune il Paese di origine, non significa essere cresciute allo stesso modo. Gli oltre vent'anni di differenza tra le due donne le portano a parlare di due Iran completamente diversi: per la scrittrice quello della modernizzazione forzata della monarchia si contrappone a quello del rispetto assoluto delle tradizioni, quello dei divieti e delle censure della repubblica islamica, che ha avuto l'avvento in seguito alla rivoluzione del 1979, in cui è nata l'attrice.
La finzione è da sempre parte della vita di Sheyda, mentono i genitori per nascondere la loro vera fede religiosa, mentono coloro che vogliono inseguire le loro passioni, marchiate dalla repubblica come vietate, mente lei raccontando "solo un quinto della verità" alla famiglia e quando adolescente, dopo aver subito un'aggressione con l'acido, decide di radersi i capelli e travestirsi da ragazzo per vivere quello che le è proibito in quanto donna, non le è quindi difficile avere successo come attrice, non solo in Iran ma anche in occidente.
E' proprio accettando di lavorare ad un film negli Stati Uniti e di preferire un abito da sera al chador alla prima di un suo film, che scrive inesorabilmente anche il suo futuro: la rivendicazione del suo talento, ma anche l'esilio dal suo Paese.

"Era tornata dal set hollywoodiano gonfia come un pallone, con l'orgoglio di avere lavorato per il suo paese e la speranza di essere coccolata al suo ritorno. E invece eccola accusata di collusione con la CIA."

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