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domenica 8 gennaio 2017

Ogni famiglia custodisce dei segreti: Léonie

A distanza di mesi dall'ultimo post, torno sul blog con la prima recensione del 2017, quella del libro che mi ha tenuto compagnia a cavallo dei due anni

Léonie
Sveva Casati Modignani
Sperling & Kupfer

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Mi è stato consigliato e prestato da mia sorella, con la quale ultimamente ho condiviso diverse letture.
 Ho conosciuto l'autrice anni fa attraverso la rubrica che gestiva in un noto settimanale: riceveva racconti da aspiranti scrittori, li giudicava e dava suggerimenti per migliorare. I suoi giudizi erano quasi sempre negativi e molto schietti per questo non ho mai provato simpatia per lei. Dopo essere stata incollata per due giorni alle pagine, grazie alla sua straordinaria scrittura, mi sono però dovuta ricredere, evidentemente gli scritti che riceveva erano davvero improponibili.

In Léonie racconta il susseguirsi delle vicende dei Cantoni, una ricca famiglia di imprenditori brianzoli. Non c'è membro di questa famiglia che non nasconda un proprio segreto, che nel corso della lettura emerge. Léonie, protagonista del romanzo, è oggi una nonna, che riunisce figli e nipoti nella grande dimora dei Cantoni in occasione delle festività di Natale. Ma quando è giunta in punta di piedi in questa famiglia era una giovane, squattrinata, che veniva dalla Francia dopo turbolente vicende famigliari. Negli anni ha conquistato l'intera famiglia del marito per le sue straordinarie doti di madre e moglie esemplare, nonché per il ruolo determinante che ha avuto in azienda durante la crisi economica. A conferma della sua perfetta integrazione con la nuova famiglia anche Léonie custodisce un segreto che la porta ogni 22 dicembre a lasciare gli impegni di famiglia e in azienda per raggiungere Varenna, un paesino sulle sponda orientale del lago di Como.

La storia è impostata come una telenovela, una saga famigliare, a volte troppo scontata, composta da diversi personaggi che si susseguono con i loro intrighi. La loro descrizione molto curata e la scrittura scorrevole lo rendono nel complesso un romanzo piacevole.
La critica che mi sento di muovere nei confronti dell'autrice è per il finale, troppo frettoloso e banale.

Cercando maggiori informazioni sull'autrice ho scoperto che dietro questo nome si nascondono i coniugi Bice Cairati e Nullo Cantaroni. Anche dopo la morte del marito, nel 2004, Cairati ha continuato ad utilizzare lo pseudonimo.

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